Poker online
Si fanno strani incontri a volte, sugli aerei. Siamo su un volo Las Vegas-Miami, in business class. A bordo, tra gli altri, ci sono due amici assopokeristi – improvvisatisi paparazzi per l’occasione – e una piacente signora mora, seduta da sola poco più in là.
Un annuncio di ritardo nella partenza scatena un comune fastidio e, come spesso accade in queste situazioni, si socializza. Scopriamo che quella bella donna è Aidiliy “Lily” Mizrachi, moglie di Michael “the grinder”, fresco campione del Poker Players Championship da 50.000$ di buy-in per un premio da oltre 1,5 milioni.
Lily rivela che lei e Michael hanno tre figli, ma un pancione “sospetto” fa pensare che ve ne sia un quarto in arrivo. E’ così? neanche per idea. Quello si rivela essere un pancione “portatile”: un sacchetto di plastica che contiene un’incredibile quantità di dollari!
E’ certamente una parte della recente vincita, che il marito le ha chiesto di portare a casa. Allora i nostri due “impiccioni”, ormai entrati in confidenza, le chiedono se è vera la storia dello staking da parte di Patrik Antonius. “Sì è vero”, risponde Lily. “Con la vittoria di Michael, Patrik ha guadagnato circa 700mila dollari, mentre una piccola parte spetta anche a mio cognato Robert (anche lui al final table e anche lui stakato da Antonius, ndr)”.
Ma c’è dell’altro: “Una importante poker room online ha offerto a mio marito 60.000$ per mettere il logo al final tv table, ma Mike ha rifiutato“. E qual’è il nome della room? Non lo sapremo mai, perchè qui la bella Lily ha deciso di non rivelare ulteriori particolari.
Le squilla il telefono…è Michael, e le annuncia di essere al final table anche nell’event #10, Seven Stud Card Championship da 10.000$. “E’ sempre così, quando vince un torneo, subito dopo ne vince un altro!”, commenta commossa Lily.
Stavolta si è sbagliata, la bella signora Mizrachi, perchè “the grinder” si è poi fermato in sesta posizione (la vittoria, come è noto, è andata a Men “the master” Nguyen, ndr). Sarà meglio che Lily si sbrighi a portare il “pancione” a destinazione…
